post-earthquake-community-una-nuova-cappella-devozionale-dedicata-alla-santa-vergine-maria-a-visso-mc / Maria Giada Di Baldassarre
Progettista capogruppo | Maria Giada Di Baldassarre | |
Location | VISSO (MC), ITALIA | |
Ulteriori partecipanti | ||
Relatore | Prof. Arch. Guendalina Salimei | |
Co-Relatori | ||
Università | LA SAPIENZA DI ROMA | |
Facoltà | ARCHITETTURA | |
Nazione Università | Italia | |
Descrizione del progetto
Il Sisma 2016 che ha colpito i territori del Centro Italia ha raso al suolo preziosissimi centri storici. La Regione Marche è risultata la più danneggiata, con ingenti danni in 86 Comuni su totale di 139 ricadenti nel cratere sismico, tra cui il borgo di Visso (MC). La nuova Cappella devozionale dedicata alla Santa Vergine Maria nasce dalla necessità di realizzare nel borgo un nuovo luogo di culto, che assolva le funzioni spirituali fondamentali nelle piccole comunità montane, ma possa anche rappresentare un landmark urbano, il simbolo della rinascita, il luogo in cui la comunità possa incontrarsi e sviluppare le proprie relazioni, il mutuo soccorso, la propria resilienza. L’intervento in un contesto ferito dalle calamità naturali, ancora fragile e vulnerabile, richiede da un lato una grande tempestività nella realizzazione, dall’altro un’importante sensibilità e attenzione al genius loci per divenire parte integrante dell’insediamento. Dovendo rispondere ad uno stato di emergenza, per quanto riguarda il sistema costruttivo si è ipotizzata una struttura basata sulla prefabbricazione di elementi semplici, replicati perlopiù uguali a sé stessi, prevedendo il solo assemblaggio in situ. Considerando il rischio sismico, la disponibilità di legname e i principi di sostenibilità, si è identificato nel legno il materiale più efficiente alla costruzione. La distribuzione interna prevede una grande aula di culto rettangolare, congiunta al presbiterio tramite il coro, il blocco dei servizi in cui si trova la penitenzieria, l’ufficio del presbitero con deposito annesso e la sagrestia con bagno. I poli e gli arredi liturgici sono stati posizionati analizzando i flussi dei fedeli e del presbitero. Il materiale principale è il calcestruzzo prefabbricato. Realizzato in lastre, volutamente fessurato in modo da reinterpretare la ferita subita dalla comunità. Esso è poi combinato all’acciaio corten, il cui color ricorda i contesti rurali e appenninici dell’entroterra marchigiano.
Relazione illustrativa del progetto
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Prospetti
Schizzi, appunti
Animazione digitale
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